Per fare il punto delle attività e parlare della ripresa post Covid
Sabato 2 ottobre rappresentanti delle sedi A.L.I.Ce. del Centro Italia si sono incontrate a Città della Pieve per fare il punto della situazione e confrontarsi sulla ripresa delle attività possibili dopo il fermo obbligatorio da Covid-19.
Sei le regioni interessate: Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise.
Dopo il saluto del Sindaco di Città della Pieve, che nell’augurio di benvenuto agli ospiti da parte della Città del Perugino ha riconosciuto l’importanza del volontariato soprattutto sul settore socio-sanitario, i lavori, guidati dal Presidente di A.L.I.Ce. Umbria di Città della Pieve, Guerrino Bordi, coadiuvato da Roberto Campitelli, sono stati portati avanti all’insegna della collaborazione e dell’aiuto reciproco che ha permesso alle sedi più giovani di comprendere i meccanismi anche burocratici legati alla Riforma del Terzo settore, per allinearsi e rispondere in maniera adeguata e corretta alle esigenze del proprio territorio. Aiuto e guida che continueranno anche a distanza.
Il confronto ha consentito uno scambio di idee e proposte, lo scioglimento di interrogativi, la condivisione di richieste per il Nazionale, ma sono state paragonate anche esperienze e attività che hanno rafforzato e stimolato l’azione concreta e il desiderio di ricominciare.
Giornata fruttuosa e inizio di collaborazione più intensa, occasione anche per presentare agli intervenuti, dopo un momento di convivialità, le bellezze di Città della Pieve grazie anche alla disponibilità dell’Assessore alla Cultura, che ha guidato il gruppo alla scoperta dei suoi tesori.
“Appuntamento da ripetere – commenta i responsabili dell’Associazione -, da rendere periodico, per uniformare sul territorio gli interventi e chiedere, con maggiore forza, attenzione da parte del Nazionale e sollecitare la sanità e il sociale a livello territoriale e nazionale”.
A.L.I.Ce. è una federazione di Associazioni, distribuite in tutto il territorio nazionale, con lo scopo di combattere l’Ictus cerebrale per mezzo di informazione e supporto necessari a ridurre l’impatto di tale problematica e naturalmente con l’obiettivo comune di prevenirne l’insorgenza.
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