domenica 7 novembre 2021

DEPOSIZIONE DELLE CORONE DI ALLORO E ALZABANDIERA IN OMAGGIO AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE

Amministrazione comunale, associazione bersaglieri e forze armate hanno celebrato oggi i 100 anni della tumulazione del Milite ignoto avvenuta il 4 novembre 1921

 L’Amministrazione comunale di Magione, l’associazione nazionale bersaglieri sezione Quinto Chiodini e rappresentati delle Forze armate hanno reso omaggio, con una doppia cerimonia, ai caduti di tutte le guerre e ricordato i 100 anni della tumulazione del Milite ignoto avvenuta il 4 novembre 1921 sull’Altare della Patria a Roma.

Accompagnati dalle esecuzioni della Fanfara dell’Umbria, la delegazione ha deposto una corona di alloro presso il Monumento ai caduti di tutte le guerre nel centro storico di Magione per poi proseguire la commemorazione in località Caserino dove, oltre alla deposizione sul Monumento al bersagliere di un’altra corona, è stato innalzato il Tricolore “a simbolo – è stato detto – della storia passata e dei valori che hanno guidato e motivato le generazioni che hanno combattuto e che non debbono mai essere dimenticati.”

Alla manifestazione, in cui non è mancata la tradizionale corsa con “le piume al vento” simbolo dei bersaglieri, erano presenti il sindaco Giacomo Chiodini, l’attuale presidente dell’associazione dei bersaglieri, Daniele Bogna e il suo predecessore Emilio Giannetti: il generale Franco Stella ex-presidente regionale dei bersaglieri dell’Umbria da sempre presente alle celebrazioni, assessori e forze dell’ordine.








 

ARTIGIANATO E SALUTE MENTALE - “PACIANO LUOGO IDEALE PER UN CENTRO DIURNO E ATELIER DIFFUSI”

Anche Tesei e Oliviero all’incontro dei giorni scorsi per parlare dei vecchi e nuovi progetti di TrasiMemo

 “Ci sono tutte le condizioni per trasformare l’esperienza maturata a TrasiMemo (Banca della memoria del Trasimeno) in start up, possibilità di lavoro e occasioni per i giovani. Condividiamo questo progetto e portiamolo avanti insieme: la Regione ci sarà”. Così la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei che insieme al magnifico rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero ha preso parte nei giorni scorsi all’evento con cui è stato presentato il video “Patrimoni, musei e paesaggi del Trasimeno per un welfare di comunità”, a conclusione del progetto dedicato alla salute mentale. Un progetto che, partito proprio da Paciano, per anni è stato condotto in collaborazione con il Centro di Salute Mentale del Trasimeno, l’Unione dei Comuni, alcuni musei locali, la cooperativa Frontiera Lavoro, associazioni locali, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. “Il patrimonio immateriale va visto come elemento di crescita soprattutto per le aree interne – ha commentato Leandro Ventura Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale Ministero della Cultura, presente all’incontro -. Questa è un’iniziativa di grande importanza perché qui si fa un vero lavoro di supporto e di crescita per la comunità”.

L’appuntamento di Paciano è stata l’occasione per indicare i possibili sviluppi del progetto stesso, come la creazione di un Centro diurno integrato di salute mentale e iniziative di sviluppo locale con la realizzazione di “Atelier imprenditoriali” diffusi nel centro storico. Come spiegato da Daniele Parbuono, Direttore della Scuola di Specializzazione in beni demoetnoantropologici, “i laboratori artigianali condotti a TrasiMemo hanno permesso di sperimentare l’avanguardia dell’applicazione del patrimonio culturale anche al tema della salute. Mi piace ora immaginare Paciano come un grande atelier diffuso dove grazie a delle start up 10-20 artigiani si riappropriano di fondi ormai in disuso e fanno di questo luogo un centro di produzione di artigianato innovativo che guarda al futuro e che mette insieme la filiera ricerca patrimonio culturale immateriale e produzione di know how professionali”.

Dello stesso avviso Cinzia Marchesini dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale: “L’idea è di giungere ad aprire alcuni fondi imprenditoriali diffusi sul territorio da racchiudere sotto l’etichetta di “atelier” e un Centro diurno integrato sull’esordio delle malattie psichiatriche che permetta a coloro che hanno fragilità di dialogare con il territorio. Due proposte da accompagnare con strumenti regionali; buone pratiche da utilizzare in altri luoghi depressi e nelle zone interne”.

Di “esperienza unica e di un messaggio di profonda civiltà che parte dall’Umbria” ha parlato Oliviero favorevolmente colpito da quanto realizzato negli ultimi anni a Paciano. “Qui – ha detto - possiamo raccontare come la memoria, le persone, le diversità positive, sono l’economia. Io qui vorrei vedere transitare tanti studenti e tanti giovani”.

Ad aprire i lavori dell’evento è stato il sindaco Riccardo Bardelli: “La pandemia ha insegnato che i grandi centri urbani più che risolvere causano problemi. Perchè non facciamo politiche ad ampio raggio per stimolare le persone a rimanere in luoghi sicuri, non inquinati, belli e accoglienti? La sfida del futuro passa per la qualità della vita”.
“Paciano è da sempre un luogo simbolo per il Trasimeno – sono state le parole di Giacomo Chiodini, assessore dell’Unione dei Comuni -. Questo è un progetto d’avanguardia; un esperimento ben riuscito. Sono convinto che si continuerà ad investirci”. “Paciano è un luogo perfetto per fare una riabilitazione diffusa – è stato invece il pensiero espresso da Gianfranco Salierno, direttore del Centro di Salute Mentale del Trasimeno e del Centro di Salute mentale penitenziaria di Capanne -: in questo modo si darebbe una risposta vera alla prevenzione delle malattie psichiatriche”. “Per noi i laboratori e TrasiMemo – ha infine riferito Roberta Veltrini, presidente della cooperativa Frontiera Lavoro - hanno una funzione di orientamento, per un ritorno alla normalità e al lavoro. Speriamo per il futuro di riuscire a creare dei legami con il tessuto produttivo”.
Per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha partecipato ai lavori Stefania Spina. L’incontro è stato moderato dal giornalista Andrea Chioini.


SAN SAVINO: RIMOSSA LA CISTERNA-SERBATOIO FUNZIONALE AL VECCHIO ACQUEDOTTO PUBBLICO

Assessore Vanni Ruggeri: “Un importante intervento di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale”

Un importante intervento di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale che ha permesso di restituire una torre del Trecento all’originaria purezza architettonica, liberandola della cisterna-serbatoio funzionale al vecchio acquedotto pubblico, risalente al 1954, che ne comprometteva totalmente la funzionalità e le altimetrie interne.

La rimozione della cisterna, che occludeva la parte interna del monumento, consentirà di poterne rivedere la funzionalità.

L’opera, inserita all’interno del programma annuale di manutenzione impiantistica del soggetto gestore Umbra Acque Spa per un importo complessivo di circa 50mila euro, è stata progettata dallo studio Abacus srl e giunge al termine di un complesso iter autorizzativo in quanto afferente a un contesto monumentale urbanisticamente e paesaggisticamente vincolato.
“Grazie ad AURI (Autorità umbra rifiuti e idrico) – commenta l’assessore all’urbanistica Vanni Ruggeri titolare del procedimento, a tutte le maestranze tecniche e professionali a vario titolo impegnate, agli uffici comunali coinvolti, ai funzionari della Soprintendenza dell’Umbria che hanno seguito le diverse fasi operative, alla proloco di San Savino per la fattiva collaborazione e ai residenti del castello per l'indulgenza verso quei piccoli disagi che un cantiere inevitabilmente porta con sé.

Un ringraziamento particolare a Bruno Ceppitelli, già membro del Consiglio di Amministrazione di Umbra Acque, per aver fortemente creduto nella bontà di un investimento che va ben oltre le finalità proprie della straordinaria manutenzione della rete acquedottistica: un caso esemplare in cui mission aziendale e sensibile responsabilità per il patrimonio culturale pubblico si sono proficuamente compenetrati.”
I lavori, eseguiti dalla ditta Assisi strade, hanno riguardato non solo la totale demolizione della cisterna-serbatoio in laterocemento non più in uso, nonché dei tre solai in acciaio e tavvelloni che ne sostenevano la struttura e dei residuali elementi impiantistici funzionali al vecchio acquedotto, ma hanno anche consentito un più complessivo intervento di consolidamento strutturale, con il posizionamento di tre cerchiature interne metalliche che corrono perimetralmente a diverse altezze.

La torre così “liberata” regala inedite prospettive visuali, consentendo di apprezzare, per la prima volta, la piena percezione del volume verticale interno, il paramento murario che ne caratterizza l’impianto architettonico, la luminosità offerta dalle finestre che si aprono sui tre lati, fino alla

sorprendente volticina a crociera a pianta triangolare che ne sorregge il solaio di copertura.

Ma soprattutto questo intervento apre nuove prospettive in termini di valorizzazione della torre di San Savino quale attrattore storico-culturale di primo piano, capace di catalizzare progettualità di più vasta portata in grado di immaginare concretamente nuove modalità di fruizione e di visita.


SUSANNA PETRUNI HA APERTO LA QUINTA EDIZIONE DI STORIE DI STORIA, L’ARTE DELLA NARRAZIONE

Fino al 30 novembre otto appuntamenti per un evento culturale che mette insieme i linguaggi letterari e cinematografici

fino al 30 novembre a Castiglione del lago è in programma “Storie di Storia, l’arte della narrazione” la rassegna che non è solo un semplice evento culturale, ma si può definire un grande contenitore, risultato dell’incontro tra vari linguaggi, partendo da quello letterario per arrivare a quello cinematografico, in una kermesse che vede protagonisti scrittori, editori, autori e critici che si cimenteranno nell’arte della “narrazione” con il compito di coinvolgere e stimolare l’interesse dello spettatore che potrà partecipare attivamente: una vera e propria "maratona autunnale" che può rappresentare anche la giusta vetrina per acquisti natalizi interessanti e stimolanti.

La rassegna è organizzata dal Comune di Castiglione del Lago e dalla Biblioteca Comunale, in collaborazione con la libreria "Libriparlanti Books & Coffe", la cooperativa Lagodarte Impresa Sociale che gestisce il Temporary Cinema della Casa del Giovane e il percorso museale di Palazzo della Corgna e Rocca Medievale, con l'apporto di Trasimeno Community Network.

Ad aprire gli eventi sabato 6 novembre, alle ore 18 nella Sala del Teatro di Palazzo della Corgna, Susanna Petruni, accompagnata da Padre Enzo Fortunato a tenere a battesimo l’edizione 2021. Susanna Petruni, volto notissimo del TG1, vicedirettrice del telegiornale e attualmente vicedirettrice di RAI Parlamento, presenta il suo “Volevo una mamma bionda” edito da Piemme. È la storia di un'adozione miracolosa, una vicenda autobiografica: è la storia di sua figlia Stella, un'adozione complicata, quanto miracolosa. Susanna Petruni in questo struggente racconto ricostruisce la storia di sua figlia Stella, bambina di origine rom. Tutto comincia nel 2010: Stella ha 4 anni e cerca di sopravvivere nonostante il padre padrone, nonostante le botte, nonostante non abbia una mamma, nonostante il poco cibo che, a fatica, riesce a procurarsi. Una mattina la polizia irrompe nel campo e la trova fuori dalla fossa in cui venivano nascosti i bambini per sfuggire alle retate. Denutrita, con i capelli lunghi fino ai piedi e piena di pidocchi. La bimba viene portata in una casa-famiglia. Ed è qui che il destino fa incontrare Stella con i futuri genitori. Ma niente è facile e i desideri a volte faticano a realizzarsi. Susanna e suo marito, in un iter complicato ma pieno di speranze, toccano con mano le difficoltà legate al mondo delle adozioni e dei bambini abbandonati; vengono truffati e le scartoffie burocratiche sembrano non finire mai. Fino a un evento straordinario: l'incontro di Susanna e suo marito con papa Francesco, che simbolicamente cambierà il corso degli eventi. "Volevo una mamma bionda" è una storia forte, di amore e resilienza, scritta da una mamma che, con uno stile mai patetico o tragico, apre il cuore al lettore, rendendolo partecipe di un'avventura straordinaria e commovente. Accompagna Susanna Petruni Padre Enzo Fortunato direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi: moderatrice Monica Fanicchi contitolare di Libri Parlanti Books & Coffe.

Sabato 13 novembre, sempre a Palazzo della Corgna, Luciano Taborchi presenterà il suo “Cronaca di un amore al tempo di guerra” (Morlacchi Editore): è il carteggio tra Marcello, ufficiale di fanteria, e la studentessa Iolanda durante la Seconda Guerra Mondiale, storia costruita attraverso gli archivi privati ed inediti, con un reading a cura di Paolo Valenti e Luigina Miccio.

Lunedì 15 novembre alle 17 Gianluca Paolucci presenterà il suo ultimo saggio, scritto insieme a Jacopo Iacoboni, dal titolo “Oligarchi” (Laterza) che racconta come gli amici di Putin stanno comprando l'Italia: un viaggio nel potere segreto degli oligarchi, un gruppo ristretto di persone spesso legate a Putin e connesse tra loro che ha conquistato un’influenza in Italia decisamente allarmante. Coordina Carlo Angeletti, giornalista Rai TGR Umbria. Sempre lunedì 15, inizia il programma di “Storie di Storie Cinema 2021” con l’attualità che irrompe nella storia. I bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie, con gli adolescenti italiani trascurati dalla società degli adulti e spaventati dal futuro, con il grido di resistenza al fondamentalismo islamico delle giovani donne siriane, e infine, con la lezione di coraggio di Aida la donna e madre bosniaca che nei giorni caldi che precedono l’occupazione di Srebrenica si trova a dover salvare la propria famiglia e i concittadini da un grave pericolo. 

Tutte le proiezioni saranno a ingresso libero.

Al Temporary Cinema della Casa del Giovane alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Non conosci Papicha” di Mounia Meddour Gens, con Lyna Khoudri, Shirine Boutella, Amira Hilda Douaouda, Yasin Houicha, Zahra Doumandji. (Drammatico, Francia, 2019, durata 105’). Nell’Algeria degli anni Novanta dello scorso secolo Nedjma, 18 anni, studentessa ospite della cittadella universitaria di Algeri, sogna di diventare stilista. Un crescendo di tensione narrativa che esplode come grido di resistenza al fondamentalismo religioso. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.

Lunedì 22 novembre alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Futura” di Pietro Marcello, con Francesco Munzi e Alice Rohrwacher (Documentario, Italia, 2021, durata 105’) L'Italia vista attraverso gli occhi di un gruppo di adolescenti. Un documento prezioso da cui partire, ricco di suggestioni che meritano di essere approfondite. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.

Martedì 23 novembre alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Il futuro siamo noi” di Gilles de Maistre (Documentario, Francia, 2019, durata 84’). Il documentario dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie. Un ritratto dei bambini che combattono per il loro futuro. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.

Sabato 27 novembre alle ore 18 si torna a parlare di libri a Palazzo della Corgna con Marco D’Eramo che presenta il suo “Dominio” (Feltrinelli). La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi. La rivolta dall'alto contro il basso ha investito tutti i terreni: l'economia, il lavoro, la giustizia, l'educazione e ha stravolto l'idea che noi ci facciamo della società, della famiglia e di noi stessi. L’autore ne discuterà con Giustina Orientale Caputo, professoressa di sociologia all’Università Federico II di Napoli.

Infine al Temporary Cinema della Casa del Giovane martedì 30 novembre alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Quo Vadis Aida?” di Jasmila Zbanic, con Jasna Ðuricic, Izudin Bajrovic, Boris Ler, Dino Bajrovic, Boris Isakovic. (Drammatico, Bosnia-Herzegovina, 2020, durata 103’). La storia si svolge nel luglio del 1995. Aida, bosniaca, insegna inglese e lavora come interprete in una base ONU nei giorni caldi che precedono l’occupazione di Srebrenica da parte dell’esercito serbo. Quando il sistema di protezione all'ONU inizia a deteriorarsi, Aida si trova a dover salvare ancora una volta la propria famiglia. Analisi del film a cura dei critici Giacomo Calzoni e Simone Rossi.



AMBIENTE RODARI, FINO AL 20 NOVEMBRE UNA MOSTRA DI ILLUSTRAZIONI A PALAZZO DELLA CORGNA DEDICATE AL “MAESTRO DELLA FANTASIA”

Sabato 20 novembre alle 10:30 Grazia Gotti, presidente del Comitato Rodari, terrà un incotro dal titolo “Il diritto alla cultura”

 Fino al 20 novembre a Palazzo della Corgna, Castiglione del lago, è visitabile la mostra “Ambiente Rodari” dedicata alle illustrazioni tratte dall’omonimo libro pubblicato da “Einaudi Ragazzi” a cura di Pino Boero.

“Ambiente Rodari” è un libro che raccoglie storie e filastrocche di Gianni Rodari dedicate al tema della natura, illustrate da venti illustratori internazionali. Storie per crescere e imparare il rispetto della vita e del mondo che ci circonda, giocando con le parole magiche del “maestro della fantasia”. Un libro che parla di natura, sostenibilità, ambiente, ecosistema, animali, crescere. «Gianni Rodari dà vita a un "omino delle nuvole" – spiega il curatore Pino Boero – e trasforma il vento in un viaggiatore, fa tuffare allegramente il sole nel mare, dà la parola alle rondini, fa giocare i delfini, guarda con simpatia "la luce verdina senza pretese" delle lucciole che fanno compagnia alla piccolissima e simpatica Alice Cascherina. Colori, musica, generosità della natura che tutto dona e nulla chiede in cambio sono in questi testi i felici padroni dell'ambiente». La mostra è a cura di Libri Parlanti, Accademia Drosselmeier, Einaudi Ragazzi, Biblioteca Comunale di Castiglione del Lago, in collaborazione con Lagodarte Impresa Sociale e la Direzione Didattica “Franco Rasetti” di Castiglione del Lago, con il patrocinio del Comune di Castiglione del Lago. 

Sabato 20 novembre alle 10:30 Grazia Gotti, presidente del Comitato Rodari, terrà un incotro dal titolo “Il diritto alla cultura” dove si affronterà il tema delle disuguaglianze, da sempre leitmotiv delle storie di Gianni Rodari, per affermare il diritto alla cultura a partire da quanto il “maestro della fantasia” aveva scritto sul “sesto senso”, quello della lettura, un senso da innestare nel bambino per crescerlo lettore. 

 FOTO INAUGURAZIONE:


 


POLIZIA LOCALE MAGIONE. I RINGRAZIAMENTI DEL COMUNE IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL PATRONO SAN SEBASTIANO

Comandante_Mario_Rubechini Lagetti: “un impegno quotidiano per la comunità che consente di garantire sicurezza e rispetto delle regole” La ...