giovedì 30 aprile 2020

PARTE LA RACCOLTA FONDI 1,2,3.. UNA MANO PER TE

Parte l’iniziativa di raccolta fondi 1,2,3.. una mano per te per aiutare le persone in difficoltà
Venerdì primo maggio i presidenti di Misericordia, Caritas e il sindaco di Magione saranno in diretta per promuovere l’iniziativa

“Anche il più piccolo contributo è importante e tutti possiamo dare una mano per sostenerci a vicenda perché questo virus può minacciare la nostra salute o la nostra economia ma non deve colpire la solidarietà.” A pronunciare queste i promotori dell’iniziativa di raccolta fondi “Uno, due, tre… una mano per te” che verrà presentata in diretta sulla pagina facebook della Misericordia di Magione venerdì primo maggio, alle ore 12, da Roberto Dolciami, presidente della confraternita; Francesca Panico, Caritas parrocchiale e dal sindaco Giacomo Chiodini.

“L'emergenza Covid – spiegano – ha inferto un duro colpo alla nostra società. Una minaccia per la salute di tutti noi, che si sta lentamente trasformando in una grave crisi economica.
Tutti sono stati colpiti: dal lavoratore al disoccupato, dall'imprenditore al dipendente. Molti impensabilmente si sono ritrovati a centellinare i propri risparmi per acquistare beni di prima necessità; talvolta però questi risparmi non sono stati sufficienti. Come comunità possiamo fare molto aiutandoci l'un l'altro; il Covid può averci colpito in diverse maniere, ma non potrà minare la nostra libertà di sentirci umani, legati gli uni agli altri in un senso di reciproca solidarietà. Solo restando uniti e aiutandoci l’uno con l’altro potremo superare questa tempesta che ha sconvolto le nostre vite”.

“Chiediamo di postare nella propria bacheca la foto (o anche un disegno) di una mano con l’hashtag #unamanoperte – spiegano – con l’augurio che si diffonda il più possibile. Tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati all’interno dell’evento stesso su Fb”.

Per effettuare la donazione utilizzare l’IBAN: IT39 Z030 6909 6001 0000 0172 159, intestatario Banca Intesa San Paolo con la causale raccolta fondi Covid-19 unamanoperte

TURISMO - PIEGARO SI PREPARA A RIPARTIRE

Turismo - Piegaro si prepara a ripartire
Da domani 1° maggio attiva la pagina Facebook “Piegaro info point”. Assessore Morcellini: “Una nuova narrazione del territorio”

Piegaro si prepara a ripartire e a tornare ad accogliere turisti e visitatori. Per questo, a partire da domani venerdì 1° maggio, l’Amministrazione comunale inaugura una nuova pagina Facebook, dedicata alle informazioni turistico culturali.

Si chiama "Piegaro info Point” e sarà, come anticipa l’assessore comunale al turismo Rosita Morcellini, “una finestra sul territorio comunale, una narrazione della storia, delle tradizioni delle eccellenze paesaggistiche, enogastronomiche e architettoniche e delle manifestazioni che lo animano”.

Non deve stupire che proprio in un momento come questo in cui non è possibile uscire e godere delle eccellenze del territorio venga aperto un nuovo spazio virtuale di informazioni turistiche. “Anche questo periodo finirà – spiega l’assessore - e il nostro Comune vuole essere pronto ad accogliere residenti e turisti che vorranno visitare questi luoghi suggestivi, spesso sconosciuti ai più, ma ricchi di bellezze e tipicità”.

Sulla nuova pagina Facebook saranno inserite tre rubriche settimanali, ispirate a celebri brani letterari e musicali. E così tutti i martedì con la rubrica “il Navigar m’è dolce in queste …terre!” ci si occuperà di patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico. Il giovedì con la rubrica “Uno, nessuno, centomila” spazio alle tradizioni, ricette, toponimi, detti popolari, personaggi e curiosità. Il sabato con la rubrica "Che cosa c’è …?” sarà la volta di manifestazioni, eventi e feste del territorio che, in attesa del loro ritorno, saranno debitamente segnalate e messe a calendario.

Tutte le rubriche saranno curate da giovani consiglieri comunali, dal personale di Sistema Museo, con il coordinamento dell’Ufficio Turismo e Cultura dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Piegaro.

“Si accettano suggerimenti – conclude Morcellini - materiale inedito e tutto quello che gli utenti vorranno fornirci per arricchire la pagina e rendere unico questo nuovo racconto del territorio”.

mercoledì 29 aprile 2020

ARTIGIANATO - NATA LA COMMUNITY #NUOVEMEMORIEARTIGIANALI

Laboratorio_TrasiMemo
Artigianato - Nata la community #nuovememorieartigianali
È la versione virtuale di TrasiMemo. Marchesini e Parbuono: “In questo momento la manualità serve ad addomesticare il dramma” 

Utilizzare le mani per gestire la quarantena e addomesticare il dramma dell’isolamento da pandemia, assegnandogli il volto rassicurante della creatività che migliora gli spazi di vita.

Con queste intenzioni è nato il progetto, solo apparentemente virtuale, #nuovememorieartigianali, proposto da due dei principali animatori, nonché fondatori di “TrasiMemo – Banca della memoria del Trasimeno”: Cinzia Marchesini assessore al comune di Paciano e funzionaria antropologa al MiBACT e Daniele Parbuono, docente di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Perugia.
“Nel tempo sospeso che stiamo vivendo – spiegano  abbiamo proposto di utilizzare TrasiMemo per sentirci meno soli e al contempo continuare a valorizzare le nostre pratiche artigianali, come e forse più di quanto lo si facesse prima. Crediamo che dentro le case ognuno di noi stia adattando il proprio tempo, anche grazie alla capacità creativa di inventare, riusare spazi, oggetti e immaginari”.
Da qui l’iniziativa di continuare a frequentare e far vivere TrasiMemo nei canali social, creando un link WhatsApp attraverso il quale dialogare e scambiare pratiche di #nuovememorieartigianali con l’obiettivo di tracciare il mutamento che sta avvenendo in questi mesi.
Una community dove poter condividere esempi di riuso, produzioni e creazioni personali scaturite dal lockdown, idee di design casalingo, momenti di vita personale in cui il fare è la traduzione del pensare con le mani.

“Quanti di noi – si chiedono Marchesini e Parbuono  – provano a utilizzare le proprie competenze per superare le frustrazioni di questa crisi? Quanti ricostruiscono un nuovo senso del tempo fra le pieghe di questo periodo di costrizione? Quanti ripensamenti delle abitudini ci sono stati in questo periodo? Per molti si tratta della riscoperta (per altri della riconquista) di utilizzare le competenze artigiane come modalità di esprimersi e di riflettere cercando di migliorare spazi, condizioni personali e familiari. Per tutti, utilizzare le mani per gestire il tempo di margine del covid-19 vuol dire addomesticare il dramma, assegnandogli il volto rassicurante della creatività che migliora gli spazi sicuri, gli spazi di vita”.
E così, senza porre limiti alla creatività, c’è chi si avventura nella realizzazione di un appendiabiti utilizzando il più svariato materiale accumulato nel tempo e chi sceglie di impiegare il proprio tempo realizzando coprimascherine ricamate, chi si diverte a riadattare un vecchio biliardino ritrovato in soffitta e chi si diletta a restituire nuova vita a vecchi gioielli e monili. In un momento così “casalingo” non potevano mancare esempi di buona cucina ispirati naturalmente alle tradizioni culinarie locali.

 “Abbiamo dovuto lasciare sospesi i progetti “TrasiMemo Arts and Crafts” e “Atelier” – riferiscono ancora Marchesini e Parbuono  –   il primo temporaneamente in sperimentazione online in attesa della riapertura del blocco da Coronavirus e il secondo in cerca di supporti economico-politici. 
Palazzo Baldeschi è chiuso come tutti i luoghi di cultura, ma la rete web è aperta e questa nuova socialità che possiamo inventare e sperimentare giorno per giorno si presta anche a definire nuove frontiere sperimentali per il nostro comune interesse, per diffondere il messaggio in cui crediamo. 
Il mutamento – concludono - non è mai passivo, ma crea per definizione nuovi spazi e nuove forme culturali; il mutamento può essere partecipato. Per questo vi invitiamo a rafforzare la comunità di pratica che si è creata grazie a TrasiMemo, partecipando d’ora in poi anche virtualmente ed ha entrare nel gruppo per portare il vostro contributo”.

venerdì 17 aprile 2020

COVID-19 AL TRASIMENO NESSUN NUOVO CASO NEGLI ULTIMI 10 GIORNI

Sindaco_Giacomo_Chiodini
Covid-19 al Trasimeno nessun nuovo caso negli ultimi 10 giorni
Nessun caso di contagio ad ora nelle residenze comunitarie idi Magione n cui è in corso lo screening degli ospiti e del personale

Al Trasimeno sono dieci giorni che non si registra nessun nuovo caso di contagio da coronavirus. A renderlo noto il sindaco Giacomo Chiodini durante il suo consueto resoconto serale. “Dati molto buoni – commenta – in linea con quelli del nostro comune”. Allo stato attuale il quadro sanitario a Magione è il seguente: 3 positivi di cui 2 ricoverati in ospedale e un isolato a casa propria; 10 clinicamente guariti, 45 in isolamento e sotto osservazione, 183 in isolamento concluso.
“Si ricorda – spiega il primo cittadino in relazione alle persone in isolamento  che le oscillazioni sul numero delle persone in isolamento risente dello screening che viene effettuato in questi giorni nelle nostre residenze comunitarie. Sono già diverse le realtà monitorate con tamponi sia agli ospiti che al personale. Fino ad ora non sono emersi casi covid. È un'operazione importante, con numerosi tamponi concentrati nel nostro Comune, di cui si ringrazia USL Umbria 1. Un plauso anche a tutte le persone che lavorano in queste realtà sociali essenziali”
“Sui buoni spesa – fa poi sapere Chiodini – si è costretti a mettere una scadenza per la presentazione di ulteriori domande. Il fondo governativo di 96mila euro si è infatti esaurito velocemente. Si cercherà nei prossimi giorni di capire come poter continuare a sostenere le necessità alimentari di chi è più in difficoltà. Complessivamente, fino ad ora, hanno beneficiato di questi aiuti oltre 250 famiglie”.

Il primo cittadino, nel ricordare che l’emergenza non è finita e che occorre tenera alta l’attenzione esprime la sua vicinanza e cordoglio a tutta la comunità di Passignano sul Trasimeno per la scomparsa di una persona a causa del Covid19. Si tratta della prima morte certificata per covid nella zona Nord del Trasimeno. In tutto il territorio lacustre le persone decedute a causa del virus sono in totale quattro.

L'UNIONE DEI COMUNI DEL TRASIMENO APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE


Trasimeno - L’Unione dei Comuni approva in videoconferenza il Bilancio di previsione
Bardelli: “Il 2020 è l’anno dei cantieri Iti. La Regione continui a crederci”


Approvato in videoconferenza, causa emergenza sanitaria, il Bilancio di previsione dell’Unione dei Comuni del Trasimeno. Un Bilancio quasi esclusivamente derivato da trasferimenti di altri enti e che pertanto – come fa notare il sindaco delegato Riccardo Bardelli - dovrebbe risentire in maniera più contenuta degli effetti negativi dovuti al Covid-19. Ciò non significa che non si debbano attentamente monitorare tutte le voci, in particolare quelle legate all'erogazione di servizi sociali che probabilmente rappresenterà la funzione con maggiori esigenze".

Se il 2019 è stato l’anno dell’acquisizione delle competenze sul demanio lacuale, il 2020 è quello dell’avvio dei cantieri dell’Intervento territoriale integrato (Iti) con fondi comunitari della Regione Umbria, a cui è stato chiesto di continuare a credere in questo progetto.

“Il 2019 – ricorda poi Bardelliha visto la positiva e inedita introduzione da luglio del settore Demanio e darsene dalla Provincia di Perugia. Per assicurare la manutenzione ordinaria sulle pertinenze del lago (pontili, darsene, sponde, moli e attracchi) sono necessari circa 2 milioni di euro all’anno. E su questo l’Unione è ancora in attesa del trasferimento finale delle risorse del Ministero dell’Ambiente per i dragaggi che a sua volta è in attesa del parere della Corte dei Conti. Certamente rimangono sul tavolo i temi delle regole e quello dei finanziamenti”.
Per quanto riguarda il turismo, l’esperienza dell’Albero di Natale di Castiglione del Lago è stata un enorme successo, su cui l’Ente vuole continuare ad investire coinvolgendo sempre di più gli altri Comuni.

Rispetto agli interventi legati alla nuova delega Demanio, da segnalare in maniera particolare i lavori su alcune pertinenze presenti lungo la fascia demaniale del Trasimeno (darsena di Panicarola, antico molo di Sant’Arcangelo, palificata di attracco di Isola Maggiore, pontile di Passignano previsto nel 2020) e lo studio strutturale di tutti i pontili del lago per capire quali siano le urgenze.

Il territorio del Trasimeno è caratterizzato non solo dal bacino lacustre, ma anche da tanti centri storici di valore. Per l’Unione dei Comuni è necessaria l’integrazione, anche nei confronti dei territori limitrofi (come l’Alto Orvietano), omogenei sotto molti profili e con i quali già vengono condivisi servizi e progetti.

Relativamente alle politiche sociali, l’Unione dei Comuni è già da tempo pronta per avviare formalmente la realizzazione del Piano Sociale di Zona, con il coinvolgimento attivo di tutto il terzo settore sociale, cooperativo e di volontariato.

“Per quanto riguarda la costituzione delle nuove e necessarie aree funzionali dell’Unione – spiega poi Bardelliche andranno a rafforzare l’efficienza dell’erogazione dei servizi per i cittadini del Trasimeno, servirà il definitivo salto di qualità e di convinzione da parte di tutti gli enti locali aderenti, con la possibilità di allargare il bacino di cittadini che potranno fruire di servizi integrati e uniformati anche al di là dei confini dell’Unione”.
Intanto nel 2020 i Comuni associati trarranno vantaggi dal progetto di unificazione degli uffici Personale ed Informatica, che darà respiro soprattutto alle realtà più piccole.

Tra le novità, infine, il progetto "Trasimeno Living Lab", finanziato dall'Unione Europea. Rientrato tra i progetti europei “Liverur”, consente la sperimentazione di un modello di economia innovativo per le aree rurali, basato sul concetto di economia circolare e rivolto alla filiera agroalimentare e a quella dell'energia rinnovabile.

giovedì 16 aprile 2020

UNIONE DEI COMUNI: TRASIMENO BANCO DI PROVA PER TEST INTENSIVI SUL VIRUS COVID-19

Covid-19 - L’Unione dei Comuni del Trasimeno lancia la proposta dei test estensivi “Pit Stop” alla Regione
Sindaci disponibili a sperimentare nuove modalità organizzative e di prevenzione. Presentato un progetto per ospitare familiari e malati

Fare del comprensorio del Trasimeno un banco di prova per testare nuove modalità organizzative e di prevenzione più estensive, specie nell’ambito della diagnosi del Covid-19”.
è questa la proposta che gli otto sindaci del Trasimeno hanno rivolto all’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, con l’obiettivo di realizzare misure di contenimento sociale più efficaci e un programma sperimentale di test sierologici rapidi ed estensivi sulla popolazione, a partire dalle categorie a rischio.

Le proposte, pensate ai fini del contenimento del virus, e per aumentare in maniera significativa la capacità di prevenzione e screening sulla pandemia, sono state promosse e condivise dai consiglieri regionali Eugenio Rondini (maggioranza) e Simona Meloni (opposizione), d’intesa con gli altri rappresentati istituzionali del territorio.

Giulio_Cherubini
Per il sindaco di Panicale e assessore alle politiche sociali dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Giulio Cherubini, “si tratta di due ipotesi di lavoro concrete e pronte ad essere messe in campo, emerse grazie a un confronto costante e costruttivo con gli attori sanitari impegnati in questa zona”. “Ci auguriamo pertanto - continua Cherubini - che la Regione possa valutare positivamente e autorizzarle quanto prima, tenuto conto che il nostro territorio sarebbe in grado di realizzarle autonomamente, senza particolari aggravi di costi, sia nell’area sud che nell’area nord del Trasimeno”.
“In particolare - spiega il Sindaco di Panicale - il primo progetto presentato in Regione prevede l’utilizzo di strutture idonee ad ospitare i familiari delle persone risultate positive al Covid-19 o, in alternativa, gli stessi malati, qualora le abitazioni non risultino adeguate ad assicurare le corrette misure cautelari di distanziamento sociale. Ciò al fine di prevenire l’ormai consolidato processo di “positivizzazione” dei familiari conviventi, che sta provocando, oltre che un rischio per l’incolumità dei concittadini coinvolti, anche un serio aggravamento delle misure di intervento sia sanitario che assistenziale (questo a cura dei vari Centri Operativi Comunali), oltre alla comprensibile precarizzazione delle condizioni psicofisiche delle persone coinvolte che potrebbero invece risultare maggiormente protette con l’adozione da una misura di questo genere”.
“La seconda proposta portata all’attenzione dell’Assessore Regionale Coletto - continua Cherubini - prevede l’attivazione di un ambulatorio mobile, da realizzare con l’ausilio delle nostre forze di Protezione Civile, per poter effettuare le procedure di tampone e prelievo in modalità “Pit Stop”.
Tale misura, fortemente voluta anche da chi opera sul campo da oltre un mese ed esegue i controlli girando casa per casa, potrebbe ben essere realizzata previa prenotazione telefonica dei i cittadini interessati (ad esclusione di coloro che sono destinatari di ordinanza sindacale di quarantena coattiva) ed effettuata tramite il solo accesso automobilistico canalizzato e scadenzato ad orari predefiniti su un’area adeguatamente attrezzata a tale scopo.

Ciò consentirebbe, con tutta evidenza, di aumentare il processo di campionamento territoriale e di conoscenza del processo epidemiologico nella più totale sicurezza del presidio sanitario territoriale e degli operatori che effettuano tamponi e prelievi veloci”.

lunedì 6 aprile 2020

A PANICALE NASCE LA RETE DI GIOVANI VOLONTARI “BENE COMUNE”

Panicale
Panicale – “Bene Comune”, squadra di giovani volontari al servizio dei cittadini
Neolaureati collaborano con l’Amministrazione comunale per una corretta e utile comunicazione

A Panicale è nata la rete di giovani volontari “Bene Comune”. L’idea è quella di offrire un supporto umano e digitale al fine di rispondere a domande, chiarire dubbi, non lasciare “solo” nessuno e cooperare con il Comune di Panicale durante l’emergenza Covid-19.

L’intento, come spiegano i promotori, è creare una rete di giovani ragazzi competenti in varie materie, volenterosi di mettersi al servizio di tutti. Il primo passo è stato quello di istituire una pagina Facebook (Bene Comune – Panicale) e mettere a disposizione un indirizzo email (benecomunepanicale@gmail.com) ed un numero telefonico (075.832232), fornendo mezzi comunicativi idonei per ogni fascia di età.

Inoltre si sta mettendo in campo una serie di utili attività come: fare chiarezza su informazioni veritiere e fake news, consigliare canali informativi ufficiali, rispondere a dubbi derivanti dalle informazioni acquisite attraverso tv o altri canali informativi; schematizzare e pubblicare come poter accedere ai servizi di cui si può beneficiare e a cui si ha diritto (es. buoni pasto); supportare chi non ha dimestichezza con strumenti tecnologici e provare, per quanto possibile, ad insegnare come utilizzarli; supportare coloro che non conoscono la lingua italiana; aiutare le famiglie di studenti con difficoltà per il supporto della tele-didattica dei figli; fare video tutorial per bambini promuovendo attività ricreative e divertenti.
“Tante le idee che ancora stanno bollendo in pentola – riferiscono i ragazzi di “Bene Comune” - . Dopo soli due giorni dalla nascita di Bene Comune molti i giovani che si sono avvicinati a questa realtà, un segnale che dimostra la presenza di tante buone intenzioni e tanta solidarietà nel nostro territorio. Ognuno di noi si è solo messo a disposizione per il “Bene comune””. 
IL SINDACO GIULIO CHERUBINI

“E’ una bella operazione – commenta il sindaco di Panicale Giulio Cherubini -, un’idea molto interessante di volontariato in questo difficile momento. Ci fa molto piacere che ragazzi, alcuni appena laureati, si siano voluti cimentare con questa operazione dando una preziosa mano alla propria comunità. Con loro c’è un filo diretto; ci confrontiamo molto spesso per la sequenza dei contenuti”.

AVIS CASTIGLIONE, 100 DONAZIONI DA MAURIZIO TOPINI

Maurizio_Topini
Avis castiglione. Paolo Angori, direttore sanitario dell’associazione, spiega le novità organizzative
Il donatore Maurizio Topini raggiunge le 100 donazioni

Le donazioni al tempo del virus: anche l’Avis di Castiglione del Lago ha cambiato l’organizzazione dei prelievi, con il duplice scopo di evitare paure ingiustificate da parte dei donatori e per meglio programmare le chiamate dei volontari, anche in base alla tipologia del gruppo sanguigno ed evitare sprechi di sangue e plasma.
Ne parla Paolo Angori, Direttore Sanitario dell’Avis di Castiglione e medico in pensione con una lunga esperienza ematologica.
 «Per garantire la sicurezza dei donatori, seguendo le disposizioni governative sul contenimento del contagio e per dare continuità e stabilità del nostro sistema di raccolta, abbiamo deciso subito di implementare un nuovo sistema di raccolta su prenotazione. Tutti i mercoledì dalle 9.30 alle 11.30 è possibile prenotare telefonicamente le donazioni del sabato e del martedì successivo: i nostri incaricati hanno un’agenda che consente di distribuire e distanziare tra di loro i donatori lungo tutta la mattinata del sabato e del martedì. Pensiamo di mantenere questa organizzazione anche finita l’emergenza. Inoltre facciamo donare in base al gruppo sanguigno per evitare eccessi o carenze nelle scorte regionali. Il sangue infatti va conservato in appositi frigoriferi che mantengono la temperatura fra +2 e +6 gradi centigradi per un massimo di 41/42 giorni: forte è quindi il pericolo di sprecare sangue in eccesso».
La risposta dei castiglionesi agli appelli alla donazione delle ultime settimane è stata molto elevata. Segno della solidarietà e della sensibilità che i cittadini hanno saputo offrire anche in un momento così delicato. 

«Contestualmente però la richiesta di sangue da parte degli Ospedali è diminuita – spiega il dott. Angori – per la sospensione di molti interventi chirurgici e di terapie non urgenti. L’urgenza che si era immediatamente manifestata, per i dubbi e le legittime perplessità di molti donatori, relativamente ai rischi connessi alla donazione, è rientrata e le scorte sono state compensate assicurando sangue ai pazienti cronici e disponibilità per emergenze di breve periodo».

A livello nazionale nei giorni scorsi si è registrato un surplus di unità di sangue: da qui la necessità di smaltire prima le scorte. In Italia il gruppo sanguigno più comune è lo 0+ (40%), seguito dall’A+ (36%), B+ (7,5%), 0- (7%), A- (6%), AB+ (2,5%), B- (1,5%) e AB- (0,5%). Per questo il fabbisogno e la disponibilità di sangue sono strettamente correlati a queste percentuali. Esistono, poi, i cosiddetti gruppi rari, il cui assetto antigenico viene riscontrato al massimo in un individuo ogni 1.000/5.000 soggetti esaminati.
Molte Avis stanno invitando a donare plasma.

«Prima di tutto – afferma Angori – perché i tempi di conservazione del plasma sono maggiori e possono raggiungere addirittura i 24 mesi. Poi perché l’Italia non ha ancora raggiunto l’autosufficienza di farmaci plasmaderivati ed è quindi importante incentivare questo tipo di donazione: in questi giorni in Lombardia si stanno sperimentando metodi di cura degli infetti da Covid-19 proprio utilizzando il plasma di pazienti guariti. Un altro meccanismo per ottimizzare tutto il sistema è quello della “compensazione”, una sorta di “banca del sangue”, secondo cui le Regioni o le Aziende sanitarie che raccolgono più sangue rispetto al proprio fabbisogno, lo cedono a quelle più in difficoltà: nelle ultime settimane le donazioni sono state così numerose che non è stato necessario ricorrere alla compensazione».

Pochi giorni fa al Centro di Raccolta dell’Ospedale locale Maurizio Topini di Castiglione del Lago ha raggiunto l’importante traguardo delle 100 donazioni. 
«Complimenti da parte di tutta l’associazione: una buona notizia... nel mezzo della bufera – conclude il Angori –. Raccomandiamo la costanza e la periodicità della donazione. Il vero donatore lo fa con frequenza, sia per mantenere il controllo delle scorte, sia per tutelare la propria salute attraverso i controlli che effettuiamo: pochi giorni fa ho personalmente riscontrato in un donatore una neoplasia in forma asintomatica. Donare sangue è anche fare medicina preventiva».

POLIZIA LOCALE MAGIONE. I RINGRAZIAMENTI DEL COMUNE IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL PATRONO SAN SEBASTIANO

Comandante_Mario_Rubechini Lagetti: “un impegno quotidiano per la comunità che consente di garantire sicurezza e rispetto delle regole” La ...